I cammini della rumba portano a Roma

OMA.–Da diverso tempo la rumba ha un suo posto e una sua legittimità in questa capitale europea. Molti la ballano, la cantano, la suonano e si divertono con lei e non solo i cubani che abitano in questa parte del mondo, ma tantissimi italiani. Ovviamente Cuba ha piantato una lunga semente coltivata con fervore dai professori Ulises Mora e Irma Castillo, pedagoghi, coreografi e principali animatori del progetto Timbalaye, che conta con una buona presenza nel’Isola graze all’organizzazione ogni estate della Rotta della Rumba.
Attorno a questo programma d’insegnamento e promozione del complesso musicale danzario cubano, a Roma si è svolta la prima tappa del V Forum Internazionale Timabalaye che ha fatto onore al suo lemma: “Propiziare il dialogo interculturale e favore dei valori etici e umanisti”.
L’architettura, l’antropologia, la pratica di altre espressioni della danza dell’ambito caraibico, sono state al centro dell’agenda dell’incontro, sostenuto dall’Ambsciata di Cuba in Italia e dalla presenza del poeta ed etnologo Miguel Barnet.
Le battute iniziali dell’evento sono state interpretate in uno scenario sorprendente, il museo di Roma, specializzato come curatore per l’esibizione dell’arte del XXI secolo, con un profilo non abituale: i punti d’ intersezione tra il pensiero estetico dell’architetto Luigi Pellegrin (1925-2001) e i principi che sostengono la culutra popolare in Cuba.
Con un titolo che è un sfida: Euritmia: dialogo tra l’architettura e la rumba, un dibattito con la partecipazione dei professori Sergio Bianchi e Chiara Pellegrin, il commento di Ulises Mora e Miguel Barnet, sono stati ponderati i diversi angoli dell’articolazione tra libertà, emancipazione e resistenza nelle pratiche creative autentiche.
In maniera particolare è stata ricordata l’impronta degli architetti italiani Vittorio Garatti e Roberto Gottardi, con il cubano Ricardo Porro, nel disegno delle Scuole d’Arte di Cubanacán, considerato uno deiprogetti di costruzione e pedagogia più avanzato nella storia dell’Isola.
Timbalaye ha invitato i ballerini italiano di rumba e son a ricevere lezioni dal giovane percussionista e cantante di Cienfuegos Reinier Sarría, vincitore della borsa di studio di creazione auspicata dal progetto con l’Associazione
Hermanos Saíz.
Sarría, direttore del gruppo Rumbalay, ha condiviso le sue esperienze con l’attualizzazione dei modi d’interpretare la rumba, partendo dalle tradizioni.
Il V Forum, a differenza dei precedenti, può celebrare una realtà che le edizioni precedenti hanno contribuito a realizzare: la proclamazione della rumba come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.