NUOVO RAPPORTO CEPAL RELATIVO ALL’IMPATTO DELLA PANDEMIA DA COVID 19 nella regione

La Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL) ha presentato la scorsa settimana un nuovo rapporto avente ad oggetto l’impatto sociale e le relative sfide che l’attuale crisi scatenata dal COVID-19 determinerà, a breve, medio e lungo termine, sui paesi della regione. Alicia Bárcena, segretaria esecutiva dell’Agenzia, ha anche fornito i dettagli della proposta CEPAL per la previsione di un reddito di emergenza di base, da istituire immediatamente, in base alla situazione economica di ciascun paese. Il documento sottolinea inoltre la necessità per i governi di garantire trasferimenti monetari temporanei immediati, per soddisfare i bisogni primari di ogni famiglia. Bárcena ha ribadito la rilevanza di queste misure, dato che il superamento della pandemia richiederà tempo e le società dovranno coesistere con il coronavirus, che ostacolerà la riattivazione economica e produttiva, particolare e specifica in ogni nazione. Il rapporto aggiunge che, in questo scenario di crescenti disuguaglianze, ampi strati della popolazione regionale dovranno affrontare condizioni croniche di insicurezza economica e vulnerabilità a seguito della perdita dei redditi da lavoro; per questo motivo, circa il 10% degli 11,8 milioni di persone che erano in condizioni di povertà nel 2019 vedranno peggiorare la propria situazione economica e cadere in una situazione di estrema povertà. Ad oggi, sono state applicate 126 misure di protezione sociale per aiutare le famiglie più vulnerabili a far fronte alla pandemia in 29 paesi, tra cui Cuba. Il rapporto enuclea le misure poste in essere a Cuba: la consegna di medicinali e alimenti alla popolazione; le misure di protezione sociale per i lavoratori, come l’allontanamento fisico attraverso il telelavoro nei settori pubblico e privato; la riduzione della giornata lavorativa; il pagamento dei salari durante il periodo di assenza dal lavoro ai lavoratori più vulnerabili, come gli anziani, le persone con problemi di salute e le donne in gravidanza; la concessione di agevolazioni fiscali, che consistono principalmente in esenzioni dal pagamento di imposte, rinvio delle date di riscossione e agevolazioni per il pagamento delle imposte nei mesi successivi alla fine del periodo di quarantena. A fine aprile La CEPAL aveva aggiornato le proprie stime sull’andamento del PIL cubano nel 2020, passando dal +0,5% dello scorso dicembre ad un -3,7%. Le stime CEPAL sull’andamento del PIL nell’intera America Latina sono state riviste dal + 1.4 % al -5,3% per l’intero 2020. Si tratta della maggiore contrazione della storia del continente (superiore perfino a quelle registrate nel 1914 e nel 1930). (ICE L’AVANA)
Fonte notizia: Granma