CUBA: VIA LIBERA AGLI INVESTIMENTI DI CAPITALI ESTERI NEL SETTORE DEL COMMERCIO

La partnership economica internazionale tra una società cubana e un gruppo di ferramenta spagnolo prevede la creazione di un grande negozio di ferramenta per la vendita di un’ampia varietà di articoli, compresi i materiali da costruzione. Le sue operazioni inizieranno in valuta liberamente convertibile (MLC).Il Ministero del Commercio Interno (Mincin) di Cuba ha approvato la creazione della joint venture Gran Ferretero S.A., la prima con capitale straniero che nasce dalla modifica della politica degli investimenti esteri in quel settore, secondo i media ufficiali sull’isola.Lo scopo della nuova entità è quello di concepire un grande negozio di ferramenta per vendere un’ampia varietà di articoli, compresi i materiali da costruzione. Dovrebbe iniziare le sue operazioni nel primo trimestre del 2023, secondo una nota pubblicata dal quotidiano ufficiale Granma.La formula consentirebbe la commercializzazione di questi articoli, all’ingrosso e al dettaglio, ai diversi attori dell’economia cubana, e nasce da un’associazione economica internazionale tra la società mercantile puramente cubana, Albius S.A., e un gruppo di ferramenta spagnolo il cui nome non è menzionato nel rapporto.Le strutture di Gran Ferretero saranno installate nella Fabbrica 12, nel comune di L’Avana Vecchia, ed è in corso il processo di investimento per ricondizionare i suoi magazzini.È anche emerso che Albus S.A. ha collaborato con l’azienda italiana Farmavenda per gestire una nuova piattaforma di vendita elettronica per la commercializzazione online di prodotti alimentari, articoli da toeletta e un’altra gamma di prodotti.L’esecutivo ha chiarito che queste imprese con investimenti esteri opereranno, comprese le vendite, in valuta liberamente convertibile (MLC) fino a quando non sarà raggiunto un equilibrio nel mercato valutario interno a Cuba.Il reddito ottenuto dalla parte cubana con il funzionamento di questi stabilimenti servirebbe a rifornire il mercato interno in pesos cubani, con offerte migliori e maggiori alla popolazione, ha affermato Delgado Rodríguez.Fino a poco tempo fa, il commercio all’ingrosso e al dettaglio sull’isola era proibito per gli investimenti stranieri in qualsiasi sua variante, ma questa politica è stata resa più flessibile allo scopo di immettere sul mercato cubano beni di consumo intermedio, nonché input e materie prime che consentire di riattivare l’industria nazionale.Dalla sua approvazione sono stati allacciati contatti con imprenditori di vari Paesi, tra cui Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Russia, India, Italia, Uruguay, Argentina, Cile e Messico, riferisce Granma.Tra le proposte già in corso c’è l’avvio di un centro di commercializzazione all’ingrosso con una rete di negozi al dettaglio che consenta una fornitura stabile di tessuti, merceria e accessori, tra l’altro.Si prevede inoltre di promuovere un centro di stoccaggio e distribuzione dei prodotti alimentari che necessitano di conservazione o congelamento, con una logistica adeguata alle caratteristiche di ciascuno senza interruzione della catena del freddo. (ICE L’AVANA)
Fonte notizia: CUBADEBATE